
Non ne ho ancora raccontato qui su questo blogghino molto anarchico e assolutamente indisciplinato, e penso sia invece il caso di condividerne un po': credo ne valga la pena.
Prossimamente, se non cambio idea e a cadenza rigorosamente casuale, magari aggiungerò qualche racconto di eventi che animano le giornate in azienda. E soprattutto di alcuni personaggi che per me sono ormai abitudinali ma che di "normale" hanno molto poco.
I più interessanti si portano dietro vecchi e nuovi soprannomi, quasi sempre a loro insaputa, che spaziano da "La Dentista" a "Coperta", da "100 cazzi" a "Botte da orbi", da "2 novembre" a "Coriandolina" passando per "Mamma Ebe", e via così (un giorno ve li spiegherò). Sto cercando di capire quale sia il mio ma pare che non me ne abbiano affibbiato nessuno. O forse i bastardi non se lo sono ancora lasciato sfuggire.
Nessun commento:
Posta un commento