30 ottobre 2008

Il giovedì sera


Di sicuro ricordate tutti “Il sabato del villaggio”, poesia il cui senso stava poi in questi versi:

“Questo di sette è il più gradito giorno,
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia
recheran l'ore, ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier farà ritorno”

Sempre allegro il Giacomino, eh?!
M’è spesso girato in testa quello spaccato di paese, con la donzelletta, i fanciulli, gli artigiani…
Soprattutto l’idea, forse fin troppo banale, che l’attesa dell’evento sia meglio dell’evento stesso.
Ecco, per me questa cosa è atrocemente vera. Non che i momenti di festa mi deludano sempre, anzi, a volte superano persino le aspettative. È che mi piace tantissimo vivere il momento che “precede”.
So che è cosa condivisa ma io, come dire… esagero! I miei colleghi, per esempio, amano quasi tutti il sabato (giorno in cui non lavoriamo). Qualcuno poi ama il venerdì, che lo precede (e in cui stacchiamo alle 13).
Ecco, immaginate quanto io sia squilibrato: il momento più bello della settimana, per me è il giovedì sera. Perché anticipa il venerdì che, in fondo, ha già in se il profumo del sabato, che è l'anticamera del giorno di festa.
Si, so’ strano. E in questo momento sono anche un po’ rasserenato (mentre scrivo è giovedì sera).

14 ottobre 2008

TV? No, grazie!

Ieri ricevo una telefonata in cui mi parlano di un'intervista a proposito di alcuni post che ho scritto sul ritorno degli AC/DC.

Cavolo - penso - potrò intervistare Angus Young?! Il telefono prende male e non capisco granché... ma mi dicono che qualcuno vorrebbe intervistare me!

Subito rido. Poi colgo che dall'altra parte non si ride affatto. Oddio... e chi so' 'sti pazzi? Vabbè, fammi chiamare, sentiamo cosa mi dicono.

Tempo due minuti e mi chiama un ragazzo gentilissimo dalla redazione di un programma tv. Mi vogliono come opinionista musicale nel programma. Niente di troppo impegnativo: mi collegherebbero in diretta con Skype e interverrei da casa.

Subito la mente è volata a Pagnoncelli sullo schermone dietro Floris :-) Prima di subito gli ho detto: no, grazie, non fa proprio per me.

13 ottobre 2008

Timoria "L'uomo che ride" @ Sanremo

Un passaggio al Festival di Sanremo del 1991 che pochi videro, anche perché il coraggio di portare lì un pezzo di questo tipo fu ripagato con l'eliminazione (un po' come successe a tanti altri grandi).

Al tempo mi piacevano già e dopo questo... me ne innamorai.

Magari qualcuno neanche sa che Francesco Renga e Omar Pedrini erano così :-)

08 ottobre 2008