Marian Trapassi @ Fnac Torino
20 giugno 2008
19 giugno 2008
18 giugno 2008
Il senso di una manifestazione
In questi giorni, come ogni anno, si festeggia il Gay Pride, l’orgoglio omosessuale. Un momento in cui – storicamente – si lotta per diritti negati e, allo stesso tempo, si vuole mostrare al mondo che esistono “altre forme di vita” (cit.).
Le manifestazioni hanno quindi due aspetti principali.
Quello politico: di solito gli organizzatori abbinano all’evento, la richiesta di nuove leggi.
Quello sociale: travestimenti, giochi, carri e coriandoli sono il modo per dire ai benpensanti “cu cuuu, ci sono altri modi di vivere, amare, vestire, parlare, muoversi, ecc… Che vi piaccia o no, dovete accettarne l’esistenza.
Sintetizzando le due questioni che stanno alla base:
Diritti negati. Qualsiasi legge che crei una differenza tra i cittadini basata su sesso, razza, religione, orientamento politico, sessuale o di genere è ingiusta e va cancellata.
Aspetto culturale. Qualsiasi stile di vita ha diritto di esistere (sempre nel rispetto dei diritti umani, ecc… ovviamente).
Le manifestazioni hanno quindi due aspetti principali.
Quello politico: di solito gli organizzatori abbinano all’evento, la richiesta di nuove leggi.
Quello sociale: travestimenti, giochi, carri e coriandoli sono il modo per dire ai benpensanti “cu cuuu, ci sono altri modi di vivere, amare, vestire, parlare, muoversi, ecc… Che vi piaccia o no, dovete accettarne l’esistenza.
Sintetizzando le due questioni che stanno alla base:
Diritti negati. Qualsiasi legge che crei una differenza tra i cittadini basata su sesso, razza, religione, orientamento politico, sessuale o di genere è ingiusta e va cancellata.
Aspetto culturale. Qualsiasi stile di vita ha diritto di esistere (sempre nel rispetto dei diritti umani, ecc… ovviamente).
17 giugno 2008
16 giugno 2008
Elogio della schiavitù
In uno dei miei rari momenti di lucidità ho avuto un'illuminazione così folgorante che lì per lì mi ha spaventato: la libertà fa male, anzi malissimo.
Come mi piaceva la mia mamma quando mi diceva: "Guai a te!". Stupenda. E la maestra quando mi bacchettava le mani STOK! STOK! ...certe nocche!
Eh, purtroppo quelle maestre lì non ci sono più e i bambini crescono con le mani belle lisce... ma deficienti!
Purtroppo non c'è nessuno al mondo che mi dica cosa "devo" fare. Posso fare quello che voglio. Sono rovinato. Perché è la costrizione che aguzza l'ingegno.
Mi spiego meglio.
Come mi piaceva la mia mamma quando mi diceva: "Guai a te!". Stupenda. E la maestra quando mi bacchettava le mani STOK! STOK! ...certe nocche!
Eh, purtroppo quelle maestre lì non ci sono più e i bambini crescono con le mani belle lisce... ma deficienti!
Purtroppo non c'è nessuno al mondo che mi dica cosa "devo" fare. Posso fare quello che voglio. Sono rovinato. Perché è la costrizione che aguzza l'ingegno.
Mi spiego meglio.
10 giugno 2008
Nina Braun
Quella di Nina Braun - si scrive proprio così, è tedesca ;-) - può essere definita "arte tessile".
Comunque la si voglia chiamare, non trovate anche voi che sia fantastica?!
03 giugno 2008
10+10 (volume due)
A Tico Palabra piace:
* camminare scalzo
* la pizza col prosciutto
* giocare nel mare
* il colore rosso
* passare la serata in casa con gli amici
* il commercio equo e solidale
* le scarpe comode
* i tanti usi della cannabis
* coccolarsi
* il progressive rock
A Tico Palabra non piace:
* la sveglia
* i capi d'abbigliamento bianchi
* arrivare in ritardo
* i pregiudizi
* andare in palestra
* fare la coda in auto
* lo yogurt
* i vestiti aderenti
* tutte le guerre
* i commenti anonimi sul blog
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