20 ottobre 2009

Cosa dovrebbe fare il Partito Democratico per (ri)trovare credibilità e consenso

Più di ogni altra cosa il Partito Democratico ha assolutamente bisogno di essere chiaro, secco, inequivocabile. Posizioni decise e nette, basta ambiguità (e liti in pubblico).

Capisco che ci siano tante anime all’interno di un grande partito, specie in Italia (con la nostra storia), specie a Sinistra (con l’intelligenza, la cultura e la passione delle sue donne e dei suoi uomini, da sempre). Quello che al PD dovrebbero capire è che se vogliono essere un grande partito devono cambiare atteggiamento, da subito.

Non è così necessario un segretario carismatico (che male non farebbe ma tanto non c’è), non è neanche fondamentale sapere oggi quali alleanze farà domani. E’ imprescindibile conoscere in modo chiaro e certo come la pensano sugli argomenti più importanti.

Un consiglio spassionato: nelle vostre sedi discutete, confrontatevi, litigate se è il caso e poi votate una linea maggioritaria. Dopodiché quando parlate pubblicamente dovete avere – su tutti gli argomenti, specie i più significativi - una e UNA SOLA posizione su ogni questione, che sia precisa, secca e inequivocabile.

Chi non è capace di questa sintesi non è fatto per stare in un grande partito e farebbe meglio ad andarsene prima di affossarlo ancor più di quanto non sia già.


Tutto questo detto da uno che vent’anni fa sperava e lavorava per la nascita di un partito di questo tipo e che oggi, così com’è - con quella classe dirigente inetta - non lo voterebbe proprio; domani chissà...

Ecco, per aiutarvi nel compito: quando sarete in grado di dare delle risposte secche - SI oppure NO - a questioni come quelle qui sotto, avrete credibilità e (ri)troverete consenso.

Per esempio:
- sussidi di disoccupazione per tutte le forme di lavoro SI o NO
- ritiro immediato dei militari italiani dalle zone di guerra SI o NO
- finanziamenti a sanità e scuole private SI o NO
- incentivi alle energie pulite e rinnovabili SI o NO
- testamento biologico e terapia del dolore SI o NO
- azzeramento del debito dei Paesi del Sud del Mondo SI o NO
- antitrust rigoroso SI o NO
- legge sulle unioni di fatto SI o NO
- riduzione delle spese militari SI o NO
- condoni fiscali SI o NO
- abolizione Legge Biagi SI o NO
- abolizione Legge Bossi-Fini SI o NO

Se l’istinto fosse quello di rispondere dei “si ma…” o dei “no però…” …allora siete (e siamo) rovinati.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non è proprio facile rispondere SI/NO, bisogna capire l'impatto sulla spesa pubblica di ogni decisione, motivare le risposte e nel motivarle (scusa il gioco di parole) cercare un consenso che sia il più ampio possibile.
La linea comune la trovo solo nell'antiberlusconismo anche se la maggioraza degli italiani, che hanno votato, ha eletto proprio l'altro schieramento. Facciamoci qualche domanda...
Ecco perchè il PD non funzionerà mai..

Tico Palabra ha detto...

Mai dire mai... anch'io sono abbastanza scoraggiato ma chi può davvero dirlo?