Mi dispiace per i ragazzi italiani morti in Afghanistan e soprattutto per i loro cari. Allo stesso modo non riesco a non provare un grande dolore per i tantissimi ragazzi afghani uccisi dalle nostre bombe.
Qualcuno dirà: c’è differenza! Lo penso anch’io: gli italiani erano militari in guerra mentre la maggioranza degli afgani che abbiamo ammazzato erano civili a casa loro. C’è davvero una grande differenza.
I mandanti dei morti in guerra siedono nei governi e nei parlamenti dei paesi coinvolti, sempre. Sarebbe ora che imparassero a fare Politica e la smettessero di mandare i "loro" ragazzi a uccidere e a morire.
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1 commento:
Sono un pacifista convinto, gandhiano, uno di quelli che oggi vengono sbeffeggiati dal pensiero dominante. Ancora adesso, a cinquantanni, non riesco a concepire nessuna giustificazione all'idea di guerra. La guerra non e' mai, mai giustificabile. Soprattutto quando si pensa di bombardare un popolo oppresso con la scusa di punire l'aggressore. Ma e' gia' un errore fare distinzioni: no alla guerra e basta.
(Ivano Fossati)
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