Le feste comandate sono un po' antipatiche, diciamocelo.
Prendi il Natale. Al di là del suo significato originario, da tempo è la festa della famiglia. E chi la famiglia non ce l'ha? E chi ci sta male nella propria famiglia?
Non parliamo di San Valentino. Il giorno dedicato agli innamorati. E chi è solo, suo malgrado?
C'è poi Capodanno, la notte da passare con gli amici. Per chi ce li ha, gli amici.
E via così...
Ma insomma: chi ha la fortuna di avere una famiglia serena e affiatata, un amore al proprio fianco, degli amici cari con cui divertirsi... non ha certo bisogno di un giorno dedicato a queste fortune. In compenso chi ne subisce l'assenza, in quei giorni è obbligato a martoriarsi.
Eh si, sono proprio delle feste stronze e un po' vigliacche, non c'è che dire.
Auguri!
P.S.
Nella foto uno dei miei libri preferiti. Un divertente, drammatico, irriverente romanzo di Michael Curtin dal titolo "La lega antiNatale" (Marcos y Marcos).
Da leggere solo se amate molto giocare a carte, viceversa potrebbe rivelarsi faticosissimo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Questo libro è bellissimo :-) cinico e amaro e ironico, ottima scelta. Inutile dire che condivido parola per parola il tuo post. Il natale e' bello solo per i bimbi, besos
Morè: c'hai ragione, come sempre :-)
Posta un commento