05 agosto 2009

Siamo tutti un po' Fantozzi

Paolo Villaggio è un genio. La saga di Fantozzi - specie letteraria, specie i primi libri - è una trasposizione fedele e strepitosa della realtà d'ufficio delle grandi società... come quella in cui lavoro anch'io.

Non ne ho ancora raccontato qui su questo blogghino molto anarchico e assolutamente indisciplinato, e penso sia invece il caso di condividerne un po': credo ne valga la pena.

Prossimamente, se non cambio idea e a cadenza rigorosamente casuale, magari aggiungerò qualche racconto di eventi che animano le giornate in azienda. E soprattutto di alcuni personaggi che per me sono ormai abitudinali ma che di "normale" hanno molto poco.



I più interessanti si portano dietro vecchi e nuovi soprannomi, quasi sempre a loro insaputa, che spaziano da "La Dentista" a "Coperta", da "100 cazzi" a "Botte da orbi", da "2 novembre" a "Coriandolina" passando per "Mamma Ebe", e via così (un giorno ve li spiegherò). Sto cercando di capire quale sia il mio ma pare che non me ne abbiano affibbiato nessuno. O forse i bastardi non se lo sono ancora lasciato sfuggire.

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