11 settembre 2008

L’Obiezione è una cosa seria


Sembrano aumentare i medici che rifiutano di somministrare la pillola del giorno dopo, in nome di una presunta “obiezione di coscienza”. E no, signori: non ci siamo proprio.
L’Obiezione di Coscienza è un’altra cosa. E’ il rifiuto di compiere un atto imposto dallo Stato per profondi e seri motivi personali e intellettuali.
Per esempio è il rifiuto di prendere un’arma in mano e sparare ad altre persone dietro un ordine. Esiste in molti paesi e da noi era praticato fino a quando il servizio militare era obbligatorio: per anni molti ragazzi hanno pagato col carcere la loro obiezione, prima che venisse riconosciuta un’alternativa. Dopo molte battaglie nacque finalmente il Servizio Civile che fu un modo alternativo e riconosciuto di servire e difendere lo Stato, per quell’anno in cui i ragazzi erano chiamati a farlo obbligatoriamente.

Ciò che invece fa quel medico che sbatte la porta in faccia a chi ha un problema non è una vera “obiezione”, è semplicemente una stupidaggine.
Hai avuto modo e tempo per decidere quali studi (prima) e quale lavoro (poi) avresti fatto nella vita. Hai cercato e accettato quel posto di medico che prevede una serie di doveri nei confronti dei tuoi pazienti.



Ora non è accettabile il tuo capriccio tardivo.
Sarebbe come un professore che non volesse insegnare un determinato periodo storico. Non funziona così. Sei parte di un servizio pubblico: o lo fai pienamente o hai sbagliato mestiere.

Per di più sei libero e hai comunque un’altra possibilità.
Nessuno ti ha obbligato a indossare quel camice e nessuno ti impedisce di lasciarlo, in qualsiasi momento, per intraprendere un mestiere più vicino alle tue idee.

E poi, per favore, non chiamatela Obiezione di Coscienza: quella è una cosa seria.

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