23 giugno 2011

No Tav, le ragioni contro la facile e falsa propaganda


Prendo spunto da - e cito e piene mani - un interessante articolo di Luca Mercalli su Il Fatto Quotidiano e l'editoriale di Marco Travaglio sul blog di Beppe Grillo.

Immagino che molti siano distratti e non abbiano seguito o approfondito il discorso TAV. Sbagliando perché ci sono alcune cose che riguardano tutti noi, non ultime le tasse che pagheremo per quell'opera inutile e dannosa.

Ma quasi tutti i giornali, i partiti, gli industriali (e le mafie) ripetono che sia una cosa da fare. Con pochi slogan e nessun argomento concreto. Smontiamoli uno a uno con un po' di dati reali, frutto di anni di studi di tecnici, economisti e di centri ricerche di università italiane ed estere.

- Non farla ci taglierebbe fuori dall'Europa e dai mercati
Detto così sembra che la Val di Susa sia un’insuperabile barriera orografica, invece è già percorsa dalla linea ferroviaria internazionale a doppio binario che utilizza il tunnel del Frejus, ancora perfettamente operativo dopo 140 anni, affiancato peraltro al tunnel autostradale.

- Pensa che bello andare da Torino a Parigi in poco tempo
Eh si, peccato che il treno ad alta velocità di cui si parla sia un treno che sarà utilizzato per le merci.

- L'impatto ambientale sarebbe minimo, ben 70km saranno in galleria
Premesso che gli studi e le tendenze dicono che quella linea non aumenterà movimento e impatto... dieci anni di cantiere, decine di migliaia di viaggi di camion, materiali di scavo da smaltire, talpe perforatrici, migliaia di tonnellate di ferro e calcestruzzo, oltre all’energia necessaria per farla poi funzionare, fanno capire che il consumo di materie prime ed energia, nonché relative emissioni, è così elevato da vanificare l’ipotetico guadagno del parziale trasferimento merci da gomma a rotaia.

- I cantieri porteranno lavoro
Ci sono tanti lavori più utili da fare! Piccole opere capillari di manutenzione delle infrastrutture italiane esistenti, ferrovie, acquedotti, ospedali, protezione idrogeologica, riqualificazione energetica degli edifici, energie rinnovabili.

- I No-Tav sono pochi teppisti
Fatevi un giro, andate a una delle tantissime riunioni, feste, presidi. Troverete migliaia di persone comuni, appassionate e informate: lavoratori, pubblici amministratori, imprenditori, docenti, intere famiglie, studenti e pensionati.

E infine non dimentichiamo un aspetto non certo marginale in questi tempi di crisi: i costi!
La spesa prevista, a carico dei cittadini italiani, è di 16-17 miliardi di euro... che non saranno mai ripagati dalla linea.
In compenso non possiamo neanche immaginare i guadagni di singoli privati e società (per azioni o a delinquere) che indifferenti all'opera, all'impatto, all'ambiente, alle persone e alla natura... si arricchiranno con i nostri soldi. Prendiamo quel denaro e dirottiamolo dove serve davvero (ospedali, scuole, ricostruzioni, manutenzioni,...).



Approfondimenti e partecipazione NO TAV:
http://www.notav.info/

 

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