03 settembre 2009

Omofobia qui e oggi

Dal tumblr di un amico:

Ricapitolando: omofobia nelle ultime due settimane

A Roma viene aggredita una coppia gay che si scambiava effusioni. Uno con una bottiglia in testa e l’altro accoltellato.
Sempre a Roma, si tenta di dare fuoco a una serata del Qube; a Napoli vengono attaccati due turisti omosessuali, di nuovo a Roma si insegue e pesta un cantautore gay, mentre a Caserta un condominio tenta di sfrattare una coppia gay.
Si scopre che, probabilmente, la polizia scheda gli omosessuali.
Un sedicenne di Torino si dichiara gay in famiglia e in cambio riceve botte dal padre.
Ancora a Roma, vengono lanciate bombe carta nella gay street.
Tutto nell’arco di una decina di giorni. Che cazzo succede?

La politica di questa maggioranza e di questi governanti legittimano in qualche modo tutto questo.
Il vero dramma è: l'opposizione, la Sinistra, gli intellettuali... Dove sono? Cosa fanno?vegliatevi prima che sia troppo tardi!

"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare."
(Bertolt Brecht)

2 commenti:

piomboefango ha detto...

è giustissimo quello che dici.
questo governo leggittima con il suo comportamento questi gesti commessi da imbecilli.
ho trovato questo articolo, che non condivido affatto.
addirittura sostiene che "le aggressioni contro gli omosessuali non sono legate a situazioni di discriminazione o di mancato riconoscimento, quanto piuttosto all'accrescersi della loro "visibilità" e accettazione sociale"
che ne pensate?

Tico Palabra ha detto...

piomboefango: il link all'articolo non funziona, se ripassi di qui prova a riscriverlo.

La frase che riporti non la condivido neanche io, piu' che altro perche' e' in corso un cammino necessario e giusto... e non saranno pochi (anche se pessimi) segnali a fermarlo. Per fortuna.