Mea culpa: per anni ho ascoltato e seguito molto poco gli Afterhours. Ho sempre trovato il loro modo di arrangiare e produrre i brani un po' troppo lontano dal mio gusto. Non che non ascolti il rock... è che sono abituato ad altre sonorità.
Ieri sera c'è stata la Festa della Liberazione (e non "delle libertà" come osa sfacciatamente dire il presidente del consiglio).
Otto ore di grande musica in Piazza Castello a Torino. C'erano, tra gli altri, l'amico Federico Sirianni (vero animale da palcoscenico), il buon Gianmaria Testa, un sempre più bravo Bugo, una sorprendente Robertina con i mitici Gnu Quartet, un convincente Simone Cristicchi e alla fine loro: gli Afterhours.
Potevo mancare? ;-) E ho fatto proprio bene perché, anche se non sono esattamente nelle mie corde, anche se non li conosco a memoria (come tanti dei presenti), gli After mi hanno conquistato! Vere rockstar originali e coinvolgenti, vanno assolutamente visti dal vivo almeno una volta. E magari anche altre... ora lo so. Meglio tardi che mai.
A proposito, con un po' di ritardo...
Buona Festa della Liberazione!
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