11 gennaio 2007

Le signore della canzone

La scorsa estate, con i miei fantastici compagni di viaggio, abbiamo giocato a mettere in classifica le grandi interpreti della canzone italiana. Non è stato facile... alla fine la mia cinquina è stata questa, nell'ordine:

1) Mia Martini
2) Fiorella Mannoia
3) Loredana Berte’
4) Mina
5) Ornella Vanoni


Mia Martini la piazzo per prima per una combinazione di fattori: è quella che mi scatena le viscere più di tutte, ha un repertorio che comprende dei capolavori (già solo l’album “Danza”, *casualmente* scritto e prodotto da Fossati, è uno dei dischi più belli che io abbia mai sentito), come interprete è totalmente nelle mie corde, la mia preferita in assoluto. Prova ne fu quell’altro album imprescindibile “La musica che MI gira intorno”, con cui tributò i cantautori: difficilmente le cover superano gli originali; lei è tra i pochissimi che ci riusciva, e capitava spesso!

Fiorella Mannoia seconda perché sento che incarna tutti i parametri calviniani, trasportati in musica (esattezza, leggerezza, ecc...); gli album che vanno da “Canzoni per parlare” a “Belle speranze” fanno parte di me e contengono la musica italiana che preferivo in quegli anni.

Loredana Bertè perché era la versione rock della sorella ma con una personalità (musicale e non) così forte da renderla unica. Gli album in cui Fossati partecipò (Traslocando, Jazz, Savoir faire) li trovo bellissimi ma anche prima e dopo (e anche ora, nonostante tutto...) ha fatto pezzi indimenticabili, come solo lei avrebbe potuto rendere.

Poi Mina che credo sia la voce più intonata, cristallina, perfetta che abbia mai sentito (esagero: al mondo!). Peccato che sembra cantare qualsiasi cosa le passi davanti, troppo spesso anche pezzi imbarazzanti (alcune sue interpretazioni hanno comunque saputo dar vita all’inanimabile).

E infine Ornellona: la classe in musica.

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